Bonus baby sitter anche per i nonni e gli zii, purché non siano conviventi
Potranno usufruire del bonus baby sitter anche i nonni, gli zii e i cugini, ma non quelli conviventi. L’Inps ha specificato con una circolare che il voucher, di un massimo di 1.200 euro da utilizzare per le prestazioni di assistenza dei figli sotto i 12 anni, nel periodo di chiusura delle scuole per il Covid-19, potrà essere indirizzato anche ai propri familiari non conviventi.
Le famiglie potranno indirizzare il bonus ai propri familiari non conviventi, mentre rimane vietato per l’altro soggetto titolare della responsabilità genitoriale, ovvero l’altro genitore non convivente, separato o divorziato. Potranno utilizzarlo anche i genitori affidatari, ma solo se all’interno del nucleo familiare l’altro genitore (naturale o affidatario) non è beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa, disoccupato o non lavoratore. Non viene applicato il limite di 12 anni per i figli con disabilità, iscritti a scuole o ospitati in centri diurni d’assistenza.
Per far richiesta del bonus, i genitori e il baby sitter dovranno essere iscritti al portale Inps con Pin ordinario o dispositivo, Spid (Sistema pubblico di identità digitale), Carta d’identità elettronica o Carta nazionale dei servizi. Una volta accettata la richiesta, entro 15 giorni il richiedente riceverà la somma sotto forma di voucher che verrà erogato tramite il Libretto Famiglia, il libretto nominativo prefinanziato sul portale Inps.
Chi ha ottenuto il congedo parentale Covid per un periodo non superiore a 15 giorni, potrà beneficiare di una cifra dai 600 ai 1000 euro e potrà presentare domanda per i giorni residui di congedo non utilizzati in precedenza.