Calabritto, pastore 46enne ai domiciliari: aveva innescato incendio boschivo
I Militari della Stazione Carabinieri Forestale di Lioni (AV), unitamente ai militari del Nucleo Investigativo (NIPAAF) e del Gruppo Carabinieri Forestale di Avellino ed ai militari della Stazione Carabinieri di Calabritto (AV), hanno proceduto, nelle prime ore pomeridiane del 31 Agosto u.s., a dare esecuzione ad un’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino, di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di soggetto quarantaseienne residente a Calabritto (AV), pastore, resosi responsabile del reato di incendio boschivo doloso ex articolo 423 bis comma 1 e 3 del c.p. in area del Parco Regionale dei monti Picentini, nonché in zona di protezione speciale (Z.P.S.).
La misura cautelare è stata adottata sulla base dei gravi indizi di colpevolezza a carico del medesimo, già noto ai militari della stazione operante.
Nello specifico l’uomo, a seguito di indagine basate sull’analisi storica del database degli eventi incendiari dell’Arma, dirette dal P.M. della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, veniva ripreso, in data 22 Agosto u.s. da telecamera di videosorveglianza, opportunamente posizionata dai militari, mentre era intento ad appiccare il fuoco con un accendino, in tre punti di innesco distinti, alla vegetazione secca confinante con area boscata limitrofa al cimitero comunale di Calabritto, provocando un incendio boschivo che veniva domato solo grazie al tempestivo intervento di una squadra dei Vigili del Fuoco di Avellino.