Continua il dissing tra Meneguzzi e J-Ax tra canzoni e “funerali”
L’estate 2023 verrà ricordata come l’estate dei dissing. Dopo Salmo e Luchè, eccone un altro ben più improbabile: quello tra Paolo Meneguzzi e J-Ax. Ricapitoliamo quanto successo: il cantante di Verofalso aveva definito “marchette” quella “gente tutta tatuata che va sul palco a cantare la Disco Paradise”. Il riferimento è chiaro a J-Ax e Fedez e il primo ha voluto rispondere a tono, paragonandolo alla “versione ordinata su Wish di Tiziano Ferro” e sostenendo che “non c’è niente di più triste dei cantanti falliti che danno la colpa al pubblico”.
Ma il rapper ha poi deciso di alzare l’asticella e l’ha fatto nel modo in cui ci si aspetterebbe da uno che come professione scrive barre, ovvero con un pezzo. L’invidia del Peneguzzi, come è stato intitolato il brano, ha un beat latineggiante che è un chiaro riferimento al passato di Meneguzzi, fino a qualche anno fa considerato una popstar in America Latina. Nella canzone sono presenti attacchi per nulla velati a Meneguzzi. Non è mancato nemmeno il riferimento al botta e risposta tra Salmo e Luchè di cui sopra: “Salmo e Luchè che sfida epica, a me tocca Meneguzzi è una vita che la sfiga mi perseguita”.
Poteva Meneguzzi stare a guardare? Certo che no e allora ecco la risposta. Prima è arrivato il video con la finta telefonata in cui si rivolgeva a J-Ax definendolo il segretario di Fedez: “Pronto? J-Ax? Il segretario di Fedez? Mi passi lui? Sì, sì, bello il dissing, mi ha fatto ridere… però ora passami Fedez”. Poi ha celebrato il “funerale della Pappon Paradise”, pubblicando una sorta di letterina su note funeree dedicata a J-Ax. All’inizio esalta gli Articolo 31, con cui “mangiavo, ballavo e dormivo”.
Le cose però ad un certo punto cambiano: “Volevo dirti che mi dispiace se ti ho fatto così arrabbiare, ma dico io, dovevo proprio svelarti così su due piedi che era una marchetta costruita a tavolino, che ti hanno usato come un pannolino? Ma mettiamoci nella giusta prospettiva, sai io non ero in cerca di visibilità, ho solo espresso un parere su una canzoncina”. Anche qui spazio agli attacchi personali riferiti al fatto di aver fatto una canzone sul figlio solo per fare i soldi. O ancora il ringraziamento perché “era un po’ che non ero così virale, dai hai fatto almeno la tua unica buona azione”. Sarà finita qui o ci sarà un altro episodio di questo secondo dissing all’italiana?