Coronavirus, la riapertura di palestre e teatri potrebbe slittare ancora

Coronavirus, la riapertura di palestre e teatri potrebbe slittare ancora

Dopo le feste, il 7 gennaio tutte le Regioni italiane dovrebbero tornare a essere zona gialla. L’attuale Dpcm sarà in vigore fino al 15 gennaio: dopo questa data, in teoria luoghi come palestrepiscineteatri e centri estetici dovrebbero riaprire. In realtà, le riaperture di queste attività sono al centro di un acceso dibattito: tutto dipenderà dall’andamento dei contagi nei prossimi giorni.

Il Comitato Tecnico-Scientifico ha già chiesto una revisione per le attività legate allo sci e anche l’apertura di un tavolo al Ministero dello Sport, con l’intento di “accelerare i tempi e consentire alle persone e soprattutto ai giovani di riprendere l’attività fisica al più presto”.

La decisione finale sulle riaperture delle attività sportive verrà presa solo a gennaio ma, ovviamente, le associazioni di categorie sono pronte a dar battaglia e premono per riaprire, proponendo anche nuove linee guida per ridurre ulteriormente la possibilità di contagio da Coronavirus e aumentare la sicurezza presso le proprie strutture. Le palestre, ad esempio, vorrebbero riaprire con ingressi contingentati e il divieto di utilizzo degli spogliatoi; per le piscine, invece, si sta valutando l’ingresso con una sola persona per corsia.

Per i luoghi d’arte e di cultura la situazione è diversa e il problema maggiore è rappresentato dal periodo di code all’ingresso o di assembramenti. Per i musei si pensa di contingentare gli ingressi per evitare la folla all’interno delle sale. Le discoteche, invece, saranno probabilmente le ultime ad aprire, a causa dell’impossibilità di evitare assembramenti al loro interno. Bar e ristoranti, infine, dovranno aspettare ancora un po’ prima di riaprire a pieno regime. Per una riapertura quasi totale bisognerà attendere che l’RT sia uguale o inferiore a 0,5.

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