Corso per diventare esorcisti a Roma: boom di iscrizioni tra i laici
Dopo la pandemia torna in presenza il corso sull’esorcismo e la preghiera di liberazione organizzato dall’Istituto Sacerdos dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum in Roma e dal Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa (Gris). Il corso, primo nel suo genere, ha una lunga tradizione e quest’anno ha avuto un boom di iscrizioni, anche tra i laici. Infatti, come riporta Il Fatto Quotidiano, tra i 137 iscritti, metà sono laici e anche di altre confessioni cristiane.
Nonostante i laici non potranno eseguire una preghiera di liberazione, padre Ramirez, coordinatore del corso, ha sottolineato che la loro presenza è molto importante per affiancare la figura dell’esorcista nel suo staff, per dare supporto ai familiari o medico-scientifico, in caso siano medici.
Tra le novità principali di quest’anno troviamo l’indagine sulle costellazioni familiari (presente soprattutto in America Latina, come spiegano gli organizzatori), oltre a una tavola rotonda tra esorcisti di diverse confessioni cristiane e focus sulle preghiere di guarigione, con una lezione che sarà tenuta da don Olivier Rolland. Il corso sarà in italiano, con traduzione simultanea in inglese e spagnolo. Tra i temi trattati ci sarà anche il rapporto tra pandemia e le domande di “liberazione”. Padre Ramirez ha aggiunto che durante la pandemia non sono aumentate le richieste di esorcismi, ma di aiuti e supporto psicologico sì.
Il corso è nato soprattutto per mettere ordine nel “settore”, arginando il fenomeno dei santoni e mitomani che spopolano in tutto il mondo, come riportato da Quotidiano.net. Come spiega Pedro Barrajon, rettore della collegata Università europea di Roma e teologo docente del corso: “Si sono avvicinati anche molti individui strani, proprio per questo richiediamo comunque nella formulazione della domanda di allegare una raccomandazione del proprio parroco o vescovo”.