Da dove viene la Befana?

Da dove viene la Befana?

Siete stati buoni? Cosa vi farà trovare la Befana nella calza? Dolci o carbone? Lo scoprirete domani mattina. Intanto lei si sta preparando, ha già indossato le sue scarpe rotte e questa notte volerà sulla sua scopa.

Ma da dove viene questa vecchietta che “tutte le feste porta via”? C’è da dire che è davvero vecchissima, la sua storia risale addirittura ad antichi riti pagani di epoca pre-romana, legati alla cultura contadina e legati al ciclo delle stagioni e al solstizio d’inverno.  I Romani celebravano la Dodicesima Notte dopo il solstizio d’Inverno come il momento in cui si rappresentava la morte e la rinascita della natura. In queste dodici notti si credeva che i campi coltivati fossero sorvolati da figure femminili capaci di propiziarne la fertilità. Da qui discenderebbe la caratteristica “volante” della Befana.  

Secondo altre interpretazioni diffuse nell’Europa centrale e settentrionale, la Befana è l’evoluzione del personaggio celtico di Perchta, una figura conosciuta in tutta Europa con nomi diversi, tra cui Bertha in Gran Bretagna, Berchta in Austria e Svizzera, Holda o “Frau Holle” in Germania, Frigg in Scandinavia. Comunque la si voglia chiamare, si tratta in ogni caso di un’anziana donna con la gobba, il naso adunco, i capelli bianchi spettinati, vestita di stracci e con scarpe rotte. 

Il nome Befana è invece una variazione dialettale del termine greco Epifania che significa apparizione. Non a caso, festeggiamo questa ricorrenza il 6 gennaio, giorno in cui i Re Magi raggiungono finalmente il luogo dove si trova Gesù Bambino.

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