Esiste un’isola che per 6 mesi è della Francia e per 6 mesi è della Spagna

Esiste un’isola che per 6 mesi è della Francia e per 6 mesi è della Spagna

Sul fiume Bidasoa, (al confine tra Frange e Spagna) si trova l’isola dei Fagiani, una piccola isola disabitata di circa 3mila metri quadrati. Il territorio più piccolo al mondo ad essere governato da un’amministrazione condivisa: dal primo agosto al 31 gennaio l’isola è infatti amministrata dal comune francese di Hendaye, mentre da ogni primo febbraio al 31 luglio di ogni anno, da quello spagnolo di Irún. L’isola si trova a 10 metri dalla terraferma spagnola e a 20 da quella francese, non esistono però passerelle che colleghino direttamente l’isola. 

Il nome dell’isola, al tempo dei romani, era “Pausoa”, la parola basca per indicare un passaggio, o un passo. In epoca successiva, i francesi tradussero il nome del posto in “Paysans”, una parola che indica i contadini, che fu poi casualmente trasformata in una parola dal suono simile, “Faisans” (fagiani) e da questo cambiamento non voluto, deriva l’attuale nome. L’isola fu di grande importanza nel 1648, cioè alla fine della Guerra dei Trent’anni: l’isola fu infatti scelta come territorio neutrale per i trattati di pace che portarono alla firma della Pace dei Pirenei e da allora l’isola viene considerata come simbolo di pace e armonia tra di due regni, oggi Stati. 

Nella pratica, però, l’alternanza della sovranità cominciò a essere applicata all’inizio del Novecento ed è ancora oggi in atto. Come potete immaginare la gestione di un isolotto del genere non è una grande impresa, si tratta più che altro della manutenzione del sito, del giardinaggio e di eventuali lavori al pontile per le barche. L’isola sola comunque è sorvegliata alternativamente dagli addetti del comando navale di Donostia-San Sebastián (Spagna) e Bayonne (Francia), che sono gli unici che possono andare sull’isola. I visitatori sono ammessi solo durante alcune rarissime visite guidate e nelle giornate del “passaggio di sovranità” tra i due paesi, con tanto di cerimonia ufficiale con diplomatici e delegati dei due Paesi. 

Tra gli altri territori con amministrazione condivisa, il più particolare è certamente l’Antartide. Qui grazie al Trattato Antartico del 1959 non c’è una sovranità nazionale, ma ben 29 Paesi (tra cui l’Italia) possono votare per approvare o meno proposte sulla gestione del territorio. 

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