Green Pass, il Garante della Privacy avverte: “Molto pericoloso pubblicarlo sui social”
Sull’onda dell’entusiasmo per avere ricevuto il Green Pass, molte persone ne stanno pubblicando la foto sui social. Niente di più sbagliato. A dirlo è il Garante della Privacy, che ha giudicato questa scelta molto pericolosa, dal momento che il “QR-code è una miniera di dati personali invisibili a occhio nudo – si legge sul sito del Garante – ma leggibili da chiunque avesse voglia di farsi i fatti nostri. Chi siamo, se e quando ci siamo vaccinati, quante dosi abbiamo fatto, il tipo di vaccino, se abbiamo avuto il Covid e quando, se abbiamo fatto un tampone, quando e il suo esito e tanto di più”.
“Il QR-code in questione deve essere esclusivamente esibito alle forze dell’ordine e a chi è autorizzato dalla legge a chiedercelo per l’esercizio delle attività per le quali la legge ne prevede l’esibizione e deve essere letto esclusivamente attraverso l’apposita APP di Governo che garantisce che il verificatore veda solo se abbiamo o non abbiamo il green pass e non anche tutte le altre informazioni e, soprattutto, non conservi nulla”.
Questa prassi potrebbe inoltre “facilitare la circolazione di QR-Code falsi che frustrerebbero l’obiettivo circolazione sicura perseguito con i green pass”.