Inps: pensioni e disoccupazione anche ai condannati per mafia e terrorismo che non siano in carcere

Inps: pensioni e disoccupazione anche ai condannati per mafia e terrorismo che non siano in carcere

I condannati per mafia e terrorismo, con sentenza passata in giudicato, ma che si trovano in una situazione detentiva alternativa al carcere, come ad esempio ai domiciliari o ai servizi sociali, hanno diritto alle prestazioni di indennità di disoccupazione (Naspi), all’assegno sociale e alla pensione per gli invalidi civili.

È quanto precisa l’Inps con il messaggio n.1197 del 16 marzo, che è stato pubblicato sul sito dell’Istituto previdenziale.
Sarà inoltre possibile, facendo domanda all’Inps, ottenere gli arretrati dalla revoca della prestazione, per i periodi nei quali il titolare non stava scontando la pena in carcere.

La decisione è stata assunta in applicazione di una sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo l’articolo della legge 92/2012. 

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