L’addio al cinema di Bruce Willis: “Sono affetto da afasia, non posso più recitare”
Bruce Willis lascia il cinema. L’attore è affetto da afasia, la perdita della capacità di comporre o comprendere il linguaggio, spesso causata da un ictus o da un trauma cranico, che gli rende impossibile recitare ed è quindi costretto ad abbandonare il mondo del cinema.
A darne notizia è la famiglia con un post sui social firmato dalla moglie Emma Heming, dall’ex moglie Demi Moore e dalle figlie Rumer, Scout, Tallulah, Mabel ed Evelyn: “Agli straordinari fan di Bruce, come famiglia, volevamo farvi sapere che il nostro amato Bruce ha avuto problemi di salute e gli è stata recentemente diagnosticata l’afasia, che sta influenzando le sue capacità cognitive. Di conseguenza, e con molta considerazione, Bruce si sta allontanando dalla carriera che ha significato così tanto per lui. Questo è un momento davvero difficile per la nostra famiglia e apprezziamo così tanto il tuo continuo amore, compassione e supporto. Stiamo attraversando questo momento come una forte unità familiare e volevamo coinvolgere i suoi fan perché sappiamo quanto lui significhi per voi, così come voi per lui. Come dice sempre Bruce, “Vivilo” e insieme abbiamo in programma di fare proprio questo. Con amore, Emma, Demi, Rumer, Scout, Tallulah, Mabel ed Evelyn”.
Willis è diventato famoso interpretando il ruolo di John McClane nel film “Trappola di cristallo” (1988), primo capitolo della fortunata serie cinematografica “Die Hard”, poi ha continuato la sua carriera con grandi successi come “Pulp Fiction”, “Armageddon” e “Il sesto senso”. Attualmente ha diversi progetti cinematografici completati, ma non ancora arrivati sul grande schermo, incluso “Paradise City”, film in cui torna al fianco di John Travolta per la prima volta dopo quasi trent’anni.