Maria Pallini(M5S):”Agevalzioni per imprese agricole”
“Irpinia, terra di olio e vino di eccellente qualità, che saranno valorizzati grazie all’attivazione del ‘pegno rotativo’, il nuovo credito alle produzioni di qualità”, così la deputata del Movimento 5 Stelle, Maria Pallini, che comunica l’entrata in funzione col 2021 di un nuovo prodotto di finanziamento a disposizione delle imprese agricole.
Si sono concluse, infatti, le operazioni sul SIAN, il portale informatico del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, per permettere alle imprese di attivare il cosiddetto “pegno rotativo” ma anche agli istituti bancari di visionare direttamente le produzioni certificate di qualità delle singole aziende loro clienti. Lo strumento, introdotto per norma da un emendamento al Cura Italia promosso dal deputato Alberto Manca (M5S), permette alle imprese agricole di ottenere da un istituto di credito le risorse finanziarie di cui necessitano ad un tasso inferiore, mettendo a pegno la propria produzione ma mantenendo il bene nelle proprie disponibilità per le successive fasi di maturazione e affinamento. Una volta posto in vendita, il bene vincolato verrà sostituito con un altro bene della stessa qualità che inizierà il processo a sua volta. Quindi, il pegno “ruota”, cioè si sposta di volta in volta sul nuovo bene prodotto quando quello precedentemente dato a garanzia viene venduto.
“Come dichiarato dal nostro Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate, si tratta di una operazione interamente gestita in remoto dalle imprese e dagli istituti finanziari i quali possono controllare direttamente attraverso un proprio account le produzioni certificati presenti sul portale informatico del Mipaaf. Questa misura, che abbiamo fortemente voluto, interesserà tutti i prodotti di qualità certificati, inclusi il vino, l’olio e le bevande spiritose come liquori, acquaviti, distillati. L’istituto finanziario – continua Pallini – avrà il vantaggio di fornire il credito con la garanzia reale rappresentata dal bene che, nel corso del tempo, acquisirà valore; il prestito, quindi, sarà gestito dall’impresa che potrà dedicarsi, con tutte le sue energie, alla valorizzazione della sua produzione, avendo la custodia del bene prodotto. L’impresa a sua volta ottiene un finanziamento a tasso inferiore, in grado di sfruttare gli adempimenti che è già tenuta ad effettuare, ma anche innovativo poiché può far ‘ruotare’ la propria produzione di qualità senza avere l’assillo di dover rimborsare il credito ricevuto. Tutto il sistema ne beneficia: è questo il metodo di lavoro che vogliamo portare avanti per la crescita dell’agricoltura di qualità”.