Max Pezzali al Circo Massimo: concerto da record per biglietti venduti

Max Pezzali al Circo Massimo: concerto da record per biglietti venduti

Dopo il grande successo avuto con il tour di quest’anno, Max Pezzali ha voluto festeggiare in grande stile al Circo Massimo di Roma, davanti a 56mila spettatori (tra questi anche Ilary Blasi con la figlia Chanel, Francesca Fagnani, Andrea Delogu, Alvin e Michela Giraud). Non sono stati pochi gli artisti che il cantautore ha voluto sul palco insieme a lui, tutti coloro che in qualche modo hanno incrociato la propria carriera con la sua.Poco prima del concerto, Max mangia la pizza con Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari e poi, rispondendo alle domande dei giornalisti, dice dell’artista: “Riccardo è molto bravo e ci accomuna la provenienza da un ambiente di provincia. Raccontiamo in maniera descrittiva e meno aulica la vita, in modo da metterci in contatto con chi ci ascolta e con le persone con le quali siamo cresciute. Insomma, veniamo da posti in cui le canzoni deve spiegarle, bene se no non le capiscono”. Successivamente sul palco, sono saliti Colapesce Dimartino, Lazza che il cantautore conosce fin da bambino: “lo conosco da quando era un bimbo, me lo ricordo ad un mio concerto all’Idroscalo Milano e lui era sotto il palco a cantare con me, oggi siamo sullo stesso palco”. Non sarebbe stato lo stesso concerto per Max, se fossero mancati gli Articolo 31, Gazzelle, Dargen D’Amico e naturalmente Paola e Chiara che hanno mosso i primi passi nella musica proprio al fianco di Pezzali, come coriste.Quando all’artista viene chiesto come riesce a riscuotere tanto successo sia tra i ventenni, che tra i quarantenni e i cinquantenni, lui risponde: “Mi sembra incredibile essere qui, per la cornice e per quello che rappresenta tutto ciò. Non so cosa ho in più rispetto agli artisti pop della mia generazione, a parte i kg in più, ma credo alla fine si sia trattato della tempesta perfetta. Le canzoni di quel periodo hanno rappresentano un momento collettivo. Ho colto tratti che mettevano in comunicazione le persone tra di loro, certamente in un momento preciso e limitato nel tempo, ma che è diventato universale anche per chi è arrivato dopo”.

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