MICHAEL JACKSON: CITATA HBO PER IL DOCUMENTARIO “LEAVING NEVERLAND”

MICHAEL JACKSON: CITATA HBO PER IL DOCUMENTARIO “LEAVING NEVERLAND”

Arriva una richiesta di risarcimento da parte della fondazione intitolata a Michael Jackson alla HBO, l’emittente americana che il prossimo 3 e 4 marzo manderà in onda il documentario “Leaving Neverland”. La richiesta è di 100 milioni di dollari. La pellicola, firmata da Dan Reed, è incentrata sulle accuse di presunti abusi sessuali che il cantante avrebbe perpetrato ai danni di minori. Le accuse arrivano Wade Robson e James Safechuck e la fondazione ora cita in giudizio l’HBO perché le ritiene false.

Nello specifico, il documentario violerebbe una clausola del contratto stipulato con la star di “Thriller” in occasione della messa in onda di “Michael Jackson In Concert a Bucarest: The Dangerous Tour”, nel 1992. Secondo quanto definito su carta, l’emittente tv si sarebbe impegnata in qualsiasi programmazione futura a non screditare e denigrare il cantante.

La HBO è accusata di mandare in onda “una maratona unilaterale di propaganda non verificata per sfruttare spudoratamente un uomo innocente che non è più qui per difendersi”.

Nelle 53 pagine di accusa contro l’emittente si fa il nome del presidente Richard Plepler: “avrebbe dovuto sapere – si legge nel testo” tutto sul contratto stipulato 27 anni fa, che all’epoca dei fatti era vice presidente senior.

Nel frattempo, il regista si difende: “È un film di quattro ore di un documentarista esperto con una lunga esperienza nelle indagini e nel raccontare storie complesse e questa è una storia complessa”. E continua: “Nel film non ho affatto caratterizzato Jackson – è una storia su due famiglie e Jackson è un elemento di quella storia. Non commento su Jackson.Non è un film su Michael. Il documentario stesso è un racconto di abusi sessuali, di come questi si verificano e di come le conseguenze si manifestano più tardi nella vita”.

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