Nel 2100 aumenterà il numero degli ultracentenari

Vorreste vivere più di 100 anni? Secondo alcune ricerche dell’Università di Washington sta aumentando nel mondo il numero di ultracentenari.
Non è stato scoperto nessun segreto della longevità, ma il numero aumenta di decennio in decennio, soprattutto quelli che arrivano a 110 anni, ma è un’età destinata ad essere superata.
Oggi di ultracentenari nel mondo ce ne sono circa mezzo milione e le stime dicono che si potrebbe arrivare a 130 anni nei prossimi 80 anni.
Gli autori dello studio hanno utilizzatola statistica bayesiana, che indica il record mondiale di longevità a 122 anni e 164 giorni, si chiamava Jeanne Calment, viveva in Francia ed è morto nel 1997.
In vita invece abbiamo il giapponese Kane Tanaka, di 118 anni che potrebbe anche superare i 122 anni.
Per calcolare la probabilità di vivere oltre i 110 anni si è ricorsi all’International Database on Longevity, creato dal Max Planck Institute for Demographic Research.
E’ un database che traccia i supercentenari in 10 Paesi europei, Canada, Giappone e Stati Uniti. Esisterebbe quindi la probabilità statistica di superare i 100 anni anche se la probabilità che si superi i 135 anni è del 13%.
Ma esistono le buone prassi per la longevità? Secondo uno studio occorrerebbe adottare cinque abitudini:
Una dieta sana, cioè quella mediterranea con frutta, verdura, cereali integrali, grassi sani e poco zucchero, poca carne rossa e alimenti trasformati per prevenire infarti, ictus e morti premature.
Esercizio fisico. Ne beneficia sia il corpo che la mente. Migliora la forma cardiovascolare, l’umore e l’energia.
Mantenere un giusto peso corporeo con un indice di massa corporea tra 18,5 e 24,9. L’obesità è associata a diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e tumori.
Bere alcolici con moderazione: non più di un drink per le donne, non più di due per gli uomini.
Non fumare. Oltre al cancro ai polmoni, chi fuma sigarette è più soggetto agli infarti, agli ictus, ai tumori della bocca e della gola. Il modo migliore per ridurre il rischio, ovviamente, è non fumare o smettere da giovani.
Qualsiasi età si abbia, l’importante però è vivere e non sopravvivere.