Nuovo dpcm 16 gennaio, bozza: misure per scuola, bar, sci
Gli impianti sciistici rimarranno chiusi fino al 15 febbraio. Lo prevede la bozza del Dpcm in vigore dal 16 gennaio nella quale si sottolinea che dal 15 di febbraio potranno aprire gli impianti “solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”.
A partire da lunedì le scuole superiori di secondo grado “adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica…
in modo che…almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza”. E’ quanto prevede la bozza del Dpcm in vigore dal 16 gennaio. Per le scuole dell’infanzia, per le elementari e le medie, prosegue il testo, la didattica continua a svolgersi “integralmente in presenza”.
Per i bar e le attività commerciali che vendono bevande e alcolici, come le enoteche, scatta il divieto di vendita da asporto alle 18. E’ quanto prevede la bozza del nuovo Dpcm in vigore dal 16 gennaio. “Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 e 47.25 (bar e esercizi specializzati nella vendita al dettaglio di bevande e alcolici, ndr) – si legge nel testo – l’asporto è consentito esclusivamente fino alle 18”. Nella riunione con il governo di questa mattina le regioni avevano chiesto che fosse vietata solo la vendita di bevande e non l’asporto in generale.
In arrivo una mini-proroga dell’invio delle cartelle esattoriali: secondo quanto si apprende sul tavolo del Consiglio dei ministri oltre alla richiesta di scostamento ci sarà anche un decreto legge ad hoc per rinviare a fine gennaio la ripresa dell’invio degli atti della riscossione, in attesa di un provvedimento più complessivo.
Via libera alle crociere. La bozza del Dpcm in vigore dal 16 gennaio afferma che “i servizi di crociera da parte delle navi passeggere di bandiera italiana possono essere svolti nel rispetto delle specifiche linee guida validate dal Comitato tecnico scientifico”.
Anche nelle zone rosse sarà possibile andare a casa di amici e parenti, in massimo due persone. Lo prevede la bozza del Dpcm in vigore dal 16 gennaio. “Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata – si legge nella bozza – è consentito nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale”. Chi vive nei comuni con meno di 5mila abitanti, dice ancora il decreto, potrà invece spostarsi per una distanza non superiore ai 30 km dal confine, con esclusione dei capoluoghi di provincia”.
Le misure indicate nel Dpcm saranno valide dal 16 gennaio al 5 marzo. E’ quanto si legge nella bozza del Dpcm in base al quale continuano a valere fino a quella data anche le misure per gli ingressi da Gran Bretagna e Irlanda del nord.
Riaprono i musei, gli istituti e i luoghi di cultura nelle zone gialle. Lo prevede la bozza del Dpcm in vigore dal 16 gennaio. I musei saranno aperti dal lunedì al venerdì “a condizione che detti luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali nonché dei flussi di visitatori, garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone”.
Sale a 32 miliardi, secondo quanto si apprende a Consiglio dei ministri in corso, la richiesta di scostamento che il governo si appresta a inviare alle Camere. Le risorse serviranno a finanziare il prossimo decreto Ristori.