Nuovo dpcm Natale, a Capodanno coprifuoco dalle 22 alle 7 per evitare feste e veglioni
Il lungo braccio di ferro tra Governo e Regioni si è concluso e i rumor sono destinati a trasformarsi in realtà tra poche ore. Il Dpcm Natale sta per vedere la luce. Dopo settimane di indiscrezioni, scontri e levate di scudi, ad avvicinare i crismi dell’ufficialità a ciò che si potrà fare durante le festività natalizie è stato Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblic ha firmato nella serata di ieri il decreto legge sugli spostamenti, confermando sostanzialmente la stretta voluta dal Governo per limitare la diffusione del contagio da Covid-19 e arginare una potenziale terza ondata.
In nottata la bozza illustrata dal premier Giuseppe Conte è stata inviata ai presidenti di Regione. A loro è chiesto di valutarla prima di un nuovo confronto con il Governo, che precederà la firma definitiva. Per quanto riguarda Natale e Capodanno, viene confermato quanto filtrato nelle ultime ore. Saranno entrambi blindati dentro i confini comunali. Dal 21 dicembre al 6 gennaio, inoltre, sono previsti il blocco degli spostamenti tra le Regioni e il divieto di raggiungere le seconde case. Il coprifuoco resta valido fino alle 5, mentre a Capodanno sarà in vigore fino alle 7 del mattino. Fino a quell’ora saranno consentiti esclusivamente “gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”.
Resta ancora da discutere sull’interpretazione delle “eccezioni” e delle cosiddette “situazioni di necessità”. Il coprifuoco riguarderà tutta la penisola a partire dalle 22, con ristoranti chiusi in zona gialla alle 18. Tra Natale e l’Epifania è prevista una stretta sui controlli, con le misure che si faranno più rigide.
Nelle scuole superiori, invece, non si tornerà prima dell’Epifania. Viene confermato lo stop alle lezioni in presenza fino al 7 gennaio 2021. A partire da quel giorno è previsto il ritorno in classe del 50% degli studenti delle scuole secondarie, ma va sottolineato che la bozza del Dpcm è in vigore soltanto fino al 15 gennaio. Per ora l’Italia resterà divisa in fasce con colori (giallo, arancione e rosso) in base al rischio di contagio. In base al monitoraggio che verrà effettuato domani potrebbero allargarsi leggermente le maglie, con alcune Regioni che potrebbero tornare gialle.