Oggi è il Blue Monday: tutti i perché del giorno più triste dell’anno

Oggi è il Blue Monday: tutti i perché del giorno più triste dell’anno

Questa malinconica ricorrenza è stata individuata nei primi anni duemila da uno psicologo dell’Università di Cardiff, Cliff Arnall, grazie ad una complessa equazione. Riguardo alla sua reale attendibilità però, molti matematici si dicono incerti, soprattutto se collegata ad un presunto malessere collettivo.

La storia del Blue Monday comincia quindi proprio con un calcolo matematico che identifica il terzo lunedì del mese di gennaio come quello più triste dell’anno. Questa equazione considera una serie di aspetti poco piacevoli: la fine delle vacanze natalizie, il ritorno al lavoro, il tempo piovoso e le temperature rigide. Tutto questo concorre a rendere l’atmosfera davvero grigia. C’è un aspetto però che lo psicologo di Cardiff aveva sottovalutato e cioè che il clima non è lo stesso ad ogni latitudine, ragione per cui il calcolo mostrava già una falla. Così pure l’incertezza che certi malesseri sopraggiungano proprio il terzo lunedì del mese. Ecco quindi che la tesi di Arnall fu definita “pseudoscienza”, dunque non attendibile. 

E’ invece più verosimile che il Blue Monday nasconda un obiettivo pubblicitario, ossia promuovere le prenotazioni di viaggi per sconfiggere l’umore nero. Il primo “giorno triste” fu lanciato ufficialmente il 24 gennaio 2005, dal canale televisivo inglese Sky Travel, che citava lo psicologo dell’Università di Cardiff e dava il via ad una ricorrenza molto popolare, soprattutto in Gran Bretagna.

Il consiglio valido oggi, come negli altri giorni dell’anno, è quello di mantenere l’umore sempre alto, dedicando del tempo a se stessi o agli altri.

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